Il bonsai

 

Sono anni che sono qui, costretto a vivere mio malgrado, costretto a vivere senza poter appartenere alla mia specie, costretto a stare in poca terra e non potermi espandere. Perché?

Un giorno il mio seme ha  germogliato, come altri alberi mi sono affacciato alla vita. Eravamo molti, respiravamo tutti la stessa aria, ci dissetavamo tutti con la stessa acqua, avevamo tutti la stessa terra. Poi…

Poi venne qualcuno o qualcosa che disse “Tu no”. Tu sei diverso.

Mi trovai in un vaso, Poca terra, poca acqua, poco cielo. Solo!

La natura mi spingeva a crescere, ad espandermi. Ma qualcuno o qualcosa mi legava, mi potava, mi affamava, mi impediva. “Tu no”. Tu sei diverso.

In lontananza vedevo la natura girare, gli altri crescere ed espandersi. Quanta invidia! La mente, l’istinto dicevano “anch’io, anch’io”. Ma qualcuno o qualcosa diceva “Tu no”. Tu sei diverso.

I legacci facevano male, le lame impedivano di esprimermi. Poca terra, poca acqua, poco cielo. Solo!

Mi sono arreso. Sono diventato un bonsai, un soprammobile, una cosa. Costretto a vivere mio malgrado. Poca terra, poca acqua, poco cielo. Solo!

Perché “Io no”? Perché io sono diverso?

 

Per i figli di un Dio minore

Flacos

                                                                                           ECCO COSA CI HA DATO LA VITA

 

                                                            

 

                                                                                                        IL NULLA!!!!!!